Caro collega,
Negli ultimi anni stiamo assistendo ad una vera e propria invasione di consulenti aziendali nel settore odontoiatrico: aziendalisti e esperti di “managgement”, “formatori” di ogni genere che promettono soluzioni miracolose a problemi spesso inventati o esagerati. Non è difficile imbattersi in offerte gratuite di corsi, master e webinar che nascondono offerte dai costi spropositati — si parla di cifre che vanno tranquillamente da 12.000 a 36.000 euro — dove la promessa è sempre la stessa: cambiare la nostra vita, salvare i nostri studi dalla “tempesta perfetta”, farci guadagnare di più e vivere meglio.
Il punto è che, nella realtà quotidiana, molti di noi sono stanchi di questi approcci e di questa narrazione poco rispettosa. Siamo professionisti che hanno investito anni nello studio, nella formazione, nella gestione di realtà complesse che spesso valgono centinaia di migliaia se non milioni di euro. Ci confrontiamo ogni giorno con l’organizzazione, il personale, le responsabilità cliniche, la salute – e a volte la vita – dei nostri pazienti.
Eppure, la retorica della consulenza “aggressiva” ci descrive come esseri ingenui, senza vita privata, incapaci di gestire i nostri affari senza il “guru” di turno. Capita spesso di vedere pubblicità e presentazioni dove veniamo rappresentati come lavoratori instancabili ma incapaci, quasi sempre a rischio di soccombere, se non accettiamo l’aiuto di chi, spesso, non ha mai vissuto un giorno nei nostri panni. Come se bastasse agitano la paura per convincerci che siamo sull’orlo del disastro, il copione è sempre quello: Problema-Agitare-Soluzione.
Emblematico è il caso della ultima famosa “statistica OCSE”, secondo cui il 65% degli studi dentistici europei entro il 2030 sarebbe destinato ad affiliarsi ai grandi gruppi (DSO). Una cifra utilizzata come spauracchio per convincerci della necessità di rivoluzionare la nostra professione.
Ho personalmente verificato, anche attraverso diverse intelligenze artificiali e fonti indipendenti, che nessuno studio OCSE riporta quel dato. Si tratta di una vera e propria manipolazione, una verità piegata per vendere prodotti, senza alcun rispetto per la nostra intelligenza, esperienza e dignità professionale. E, come si suol dire, chi mente per vendere, mente sempre.

La questione, non è solo economica. È anche etica e culturale. Un buon consulente non dovrebbe mai approcciarsi al professionista come a un “cliente da spennare”, ma come a un collega da supportare; non dovrebbe basarsi sulla paura, ma sulle competenze personali e soprattutto sul rispetto reciproco. E, se il consulente è un odontoiatra, almeno esiste una possibilità in più che prevalga la comprensione e il rispetto per la nostra realtà – senza secondi fini. Ma sappiamo bene che anche questo non è sempre garantito.
Il proliferare di “esperti autoproclamati”, spesso privi di competenze specifiche, aggressivi nella comunicazione, ma convinti di essere dei salvatori della patria (vero effetto Dunning-Kruger per cui chi sa meno, pensa di sapere di più e viceversa), è sotto gli occhi di tutti. Oggi però siamo meno vulnerabili, in quanto abbiamo gli strumenti, come le intelligenze artificiali, che ci aiutano a riconoscere chi mente spudoratamente come nel caso della ricerca dell’OCSE: abbiamo la possibilità concreta di verificare le informazioni, di riconoscere le argomentazioni fallaci e di scegliere consapevolmente a chi affidare la nostra fiducia.
Non siamo affatto “ottusi” e nemmeno vittime predestinate. Siamo impegnati, competenti, consapevoli. Se vogliamo davvero migliorare la gestione dei nostri studi, il confronto è importante: continuare a studiare, a evolverci e a confrontarci tra colleghi è il vero antidoto alla paura e alla retorica vuota degli aziendalisti .
Forse, la vera crescita arriva quando ci confrontiamo tra pari, con chi ha condiviso il nostro stesso percorso e comprende fino in fondo le sfide e le soddisfazioni del nostro lavoro.
Oggi l’unico dato certo e verificabile è che il settore di questi “consulenti per dentisti” sta crescendo in maniera enorme. La vera domanda quindi non è se i DSO conquisteranno l’Europa ma quanti aziendalisti continueranno a fare di tutto, anche mentire, per vendere soluzioni, prima che qualcuno si accorga che che il re è nudo.
Per fortuna, oggi abbiamo anche gli strumenti per smascherare chi propone illusioni, più che soluzioni. E insieme possiamo continuare a difendere la nostra professionalità e il valore autentico che offriamo ogni giorno alle persone.
Un caro saluto
Dr.Tiziano Caprara
PS A proposito per smascherare le menzogne che ci vengono vendute e per fare a meno di questi aziendalisti costosi e spesso poco utili ho organizzato un corso sull’utilizzo della Intelligenza Artificiale in odontoiatria a Padova il 25 ottobre: DENTALLIGENZA ARTIFICIALE LINK Ti aspetto al corso …
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