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DR TIZIANO CAPRARA

Legge 132/2025: l’Intelligenza Artificiale entra ufficialmente anche nei nostri studi

Ottobre 14, 2025

Dal 10 ottobre 2025 è entrata ufficialmente in vigore la Legge 132/2025, la prima normativa italiana che regola in modo organico l’uso dell’Intelligenza Artificiale (IA).
Questa legge nasce per recepire le direttive europee e si applica direttamente anche a noi odontoiatri, in quanto rientriamo tra le professioni sanitarie e intellettuali citate all’articolo 13.

Link: LEGGE 132/25

L’IA non sostituisce il dentista: lo affianca

Il principio cardine è molto chiaro: l’IA può essere utilizzata solo come strumento di supporto, mai come sostituto della nostra attività professionale.
In altre parole, possiamo affidarci all’intelligenza artificiale per migliorare la diagnosi, la prevenzione e la gestione dei dati clinici, ma la decisione finale — clinica e terapeutica — resta sempre nostra responsabilità.
È il modello della cosiddetta intelligenza artificiale assistita, dove la tecnologia aiuta, ma non comanda.

Nuovi obblighi di trasparenza verso i pazienti

L’effetto più immediato della legge riguarda la trasparenza.
Ogni professionista che utilizza sistemi di IA (anche solo per la gestione delle immagini, delle cartelle o delle comunicazioni) deve informare per iscritto il paziente.
Non serviranno nuovi consulenti o procedure complesse: si tratterà semplicemente di aggiornare le informative già presenti nello studio — sia quelle per i pazienti sia quelle per i dipendenti — indicando in modo chiaro e comprensibile l’uso di sistemi di intelligenza artificiale.
È un piccolo ma importante passo verso un uso più consapevole della tecnologia.

Formazione e responsabilità: la prossima frontiera

Al momento non esiste alcun obbligo di frequentare corsi specifici o ECM dedicati all’IA, ma la legge introduce un concetto nuovo: l’alfabetizzazione digitale e la formazione graduale.
Il professionista dovrà essere in grado di comprendere gli strumenti che utilizza, conoscere i loro limiti e garantire la supervisione umana sulle decisioni cliniche.
In futuro, sarà probabilmente l’Ordine stesso a inserire la formazione sull’IA nei codici deontologici o a renderla parte dei percorsi obbligatori di aggiornamento.
Le pressioni in questa direzione — sia dall’Unione Europea che dal Ministero della Salute — sono già forti.

Cosa fare ora

Per ora non si tratta di cambiare tutto, ma di prepararsi.
La Legge 132/25 non è una minaccia, ma un invito: comprendere come funziona davvero l’IA, saperla usare nel modo giusto e, soprattutto, non delegare alla tecnologia ciò che solo un essere umano può decidere.

Proprio per questo, nel corso “Dentalligenza Artificiale, analizzeremo in modo pratico e concreto come l’intelligenza artificiale può essere integrata nello studio dentistico: dalla gestione dell’agenda alla comunicazione con i pazienti, fino alla sicurezza dei dati e alla corretta informazione prevista dalla nuova normativa.

Il futuro è già iniziato. Meglio conoscerlo da protagonisti che subirlo da spettatori.

Tiziano Caprara

Riproduzione anche parziale vietata

AUDIO DELLA SINTESI DELLA LEGGE 132/25

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