Quando la libera professione diventa… meno libera
Nel panorama odontoiatrico contemporaneo si sta verificando un fenomeno paradossale: come professionisti abbiamo scelto la libera professione per godere di autonomia e indipendenza ma ci troviamo sempre più dipendenti da un ecosistema di consulenti, software e “guru” vari che promettono il successo in cambio di un congruo pagamento mensile.
È tempo di riscoprire il concetto di dentista autarchico: il professionista che, armato di competenza clinica e intelligenza, riprende il controllo totale della propria attività.
L’invasione dei consulenti: dal marketing alla “dental-fuffa”
Negli ultimi anni, gli studi dentistici sono diventati il territorio di caccia prediletto di una fauna variegata di consulenti. Ci sono quelli del marketing digitale (che ti spiegano come “posizionarti sul mercato”), quelli della gestione economica (che trasformano ogni paziente in un KPI) insieme ai cosiddetti dental-fuffa sono veri artisti nel trasformare il dentista da professionista sanitario in “rendita economica umana“. Con diapositive accattivanti e inglesismi vari propongono sistemi rivoluzionari per “spremere il paziente” e “ottimizzare i funnel del tuo studio”.
Il risultato? Il dentista diventa un imprenditore, costantemente preoccupato di quel famoso “K mensile” agendo secondo metriche che spesso hanno poco a che vedere con la qualità delle cure erogate.
La falsa promessa ….
L’intelligenza artificiale rappresenta oggi una delle opportunità più interessanti per il settore sanitario. Tuttavia, molte aziende stanno cavalcando l’onda dell’IA per vendere quello che, a ben guardare, sono semplicemente software più sofisticati con abbonamenti più salati.
Nelle pubblicità leggi che “Il nostro sistema di IA rivoluzionerà la gestione del tuo studio!”. Poi scopri che si tratta di un gestionale con qualche automazione in più, spacciata come rivoluzionaria, che trovi gratis online ma che ti vincola a un canone dal quale diventa difficile liberarsi.
L’obiettivo dovrebbe essere l’autonomia, non una nuova forma di dipendenza digitale.
Il dentista autarchico: ritorno alle origini (evolute)
Il dentista autarchico è colui che rivendica la propria autonomia professionale a 360 gradi. Non si accontenta di essere clinicamente competente: sviluppa le competenze necessarie per gestire ogni aspetto del proprio lavoro.
La vera rivoluzione non sta nell’acquistare l’ennesimo software “intelligente”, ma nel potenziare la propria intelligenza attraverso la conoscenza e l’applicazione creativa delle tecnologie disponibili.
L’IA più potente è quella che padroneggi tu, non quella che ti viene venduta in abbonamento con la promessa di “risultati garantiti”
Pensaci da soli possiamo usare la IA per:
- Scrivere comunicazioni efficaci per i nostri pazienti, senza dover pagare un copywriter.
- Analizzare i dati del nostro studio per capire dove sprechiamo tempo e risorse, senza bisogno di un consulente economico.
- Creare un piano editoriale per i nostri canali social, senza un’agenzia di marketing.
- Preparare le scalette per le riunioni con il team, rendendole più produttive.
- Persino chiedere un parere legale o fiscale preliminare su una questione, per arrivare più preparati dal commercialista o dall’avvocato.
Verso l’autonomia completa
La scelta della libera professione nasce da un desiderio di indipendenza. È paradossale che molti professionisti, pur di “ottimizzare” la propria attività, finiscano per creare nuove dipendenze che limitano proprio quella libertà che cercavano.
Il dentista autarchico non rifiuta la collaborazione o la consulenza quando necessaria, ma mantiene sempre il controllo delle decisioni strategiche e operative del proprio studio. Sa quando è il momento di investire in formazione anziché in consulenze, quando sviluppare competenze interne piuttosto che delegare all’esterno.
Conclusioni: la libertà si conquista, non si acquista
Il percorso verso l’autarchia professionale richiede impegno, studio e, spesso, un cambio di mentalità. Ma i benefici sono tangibili: maggiore controllo gestionale, decisioni più rapide, conoscenza approfondita di ogni aspetto della propria attività e…maggiore serenità.
In un’epoca in cui tutti vendono dipendenza spacciandola per innovazione, il dentista autarchico sceglie la strada più difficile ma più gratificante: quella dell’autonomia vera.
Perché alla fine, se hai scelto la Libera Professione per essere libero, tanto vale esserlo davvero.
Interessato a sviluppare la tua autonomia professionale? Scopri come diventare un dentista autarchico nel corso “Dentalligenza Artificiale” che si terrà a Padova il 25 ottobre (LINK)
dr.Tiziano Caprara