Altroconsumo in una sua recente e interessante ricerca (0) ci parla della mancata disponibilità dei pazienti nei confronti delle cure odontoiatriche. Sono temi che leggiamo in simili articoli ormai da più di 20 anni, tuttavia questa ultima ricerca fornisce delle ulteriori informazioni, peraltro positive:
1) Frequenza dei controlli dal dentista:
Innanzi tutto viene riportato che solo 3 pazienti su 10 non seguono i controlli regolari; ne consegue che il 70% delle persone effettuano controlli regolari.
Molti di noi si ricordano i famosi “esperti bocconiani” che ci raccontavano che solo il 30% dei pazienti seguiva controlli regolari… e adesso? Dal 30% al 70%, è sorprendente…cosa può essere successo?
Chiaramente quello che ci narravano era un dato palesemente errato in quanto già allora ricerche europee documentavano un valore del 52%, mentre altri numerosi sondaggi nazionali (anche quelli eseguiti personalmente) riportavano valori vicino al 70%. Adesso anche l’Associazione consumatori conferma tali dati e conclusioni.
2) Importanza dei controlli:
Un altro importante dato è il fatto che anche i pazienti si sono accorti dell’importanza dei controlli. Infatti un 24% delle persone ha affermato che piccoli problemi dentali si sono trasformati, in assenza di controlli, in interventi costosi e complessi...forse ogni tanto val la pena di ascoltare il dentista.
3) Coperture inutili?:
Chi ha una copertura assicurativa o fondo sanitario non va più spesso dal dentista, anche perchè insoddisfatto dei rimborsi, spesso inadeguati o tardivi. La gestione amministrativa di tali aspetti è infatti colpevolmente (o dolosamente) deficitaria… Sono soprattuto i problemi burocratici che i fondi mettano in atto a far desistere i pazienti. “Infatti nel maggio scorso due società, Intesa Sanpaolo Rbm Salute S.p.A. e Previmedical Servizi per la Sanità Integrativa S.p.A., sono state multate rispettivamente di 2,5 milioni e 1 milione di euro per pratiche commerciali scorrette che hanno ostacolato i consumatori nella fruizione dei servizi.“ e se è così per il paziente figurarsi per il dentista che ha accordi con tali soggetti.
Forse è per questo che chi è assicurato o ha un fondo integrativo, preferisce rivolgersi al dentista di fiducia per il 46% e solo un 4% si rivolge esclusivamente al dentista convenzionato.
Chiaramente detto questo non si può affermare che i pazienti non abbiamo difficoltà ad accedere alle nostre cure. Le problematiche economiche esistono e non sono certo i fondi a risolverle, anzi.
In realtà devo dire che mi sarei immaginato dei risultati molto peggiori, considerando l’aumento del costo della vita legato all’aumento del prezzo dell’energia e all’inflazione.
Il Censis riporta infatti che il reddito lordo procapite delle famiglie italiani era di 24.309€ nel 2007, mentre nel 2023 è calato a 22.355€. Tuttavia lo stesso Censis fa poi notare che dal 2020 al 2023 solo il 13,3% delle famiglie ha risentito di una diminuzione del reddito, mentre per il 58,1% tale reddito è rimasto inalterato e per il 16,9% è perfino aumentato. (4)
Al momento sembra che i pazienti riescano ad affrontare le cure per la salute orale, probabilmente rinunciando ad altre spese, principalmente abbigliamento, mobili elettrodomestici (4) o in alcuni casi preferendo terapie di mantenimento piuttosto che di riabilitazione.
Il futuro si preannuncia come sempre incerto. Le guerre, le problematiche energetiche dovute alle sanzioni, le crisi di certi settori industriali potrebbero portare a situazioni economicamente instabili.
Non è facile capire il futuro. Tuttavia c’è un modo che ci può aiutare a fare delle previsioni vicine alla realtà ed è lo studio della demografia. Se guardiamo infatti a tale aspetto possiamo notare che all’interno di tali problematiche c’è anche un fattore positivo e che potrebbe compensare in parte tali aspetti: il travaso generazionale.
Divario economico generazionale
Da anni seguo gli aspetti demografici e anche gli ultimi studi del CENSIS confermano una certa tendenza.
Nel nostro paese dal 1995 al 2020 il flusso annuo di eredità tra generazioni è quintuplicato passando da 50 a 250 miliardi (2), anche se per il 50% composto da immobili.

Inoltre In Italia le tasse di successione sono tra le più basse d’Europa. Il gettito derivato dalle successioni infatti è 14 volte più basso di quello francese e cinque volte meno di quello tedesco (quasi un paradiso fiscale).
Si stima infatti che i beni posseduti dalla Generazione Silenziosa (1928-45), dai Baby Boomer (1946-64) e in parte dalla Generazione X (1965-80) che potranno essere ceduti ai discendenti della Generazione Millenials o Y (1980-96) e Generazione Z (1997-2012) arrivi a più di 5.300 miliardi nei prossimi anni… più del doppio del PIL dell’Italia.
I Baby Boomer attualmente rappresentano la generazione più ricca di sempre. La loro ricchezza è di 2,5 volte maggiore rispetto a quella posseduta attualmente da una famiglia di 30-40enni.

Infatti i nuclei con capofamiglia della Generazione Silenziosa detengono un patrimonio di 280.000 che sale a 360.000 per i Baby boomer e a 300.00 per la generazione X, mentre scenda a 150.000 per le famiglie dei Millenium e degli Zoomer. (4)
Praticamente I baby boomer con la Generazione Silenziosa (ormai poco numerosa) detengono circa il 60% della ricchezza netta. (4)
Nel nostro paese gli over 60 rappresentano il 30,7% della popolazione e gli ultra 65enni sono il 23,8% in un continente con la media del 21%.
L’imbuto dei patrimoni
Quindi nei prossimi anni assisteremo ad uno dei più grandi passaggi intergenerazionali di ricchezza che potrebbe in parte compensare le problematiche che molte persone stanno attualmente vivendo.
Inoltre il fatto che i giovani siano sempre di meno, riduce il numero degli eredi che riceveranno un patrimonio già di per se importante. In particolare sembra che la Generazione Z aumenterà di molto il reddito personale proprio in vista di tali lasciti (più del 130% entro il 2030) (3 )
Tuttavia questo potrebbe portare anche ad un maggior divario tra pochi ricchi sempre più ricchi e la popolazione di lavoratori con un reddito sempre più basso.
Staremo a vedere…
0) https://www.odontoiatria33.it/…/sempre-piu-italiani…
1 https://futuranetwork.eu/…/i-baby-boomer-sono-la…
2 https://www.spazio50.org/i-lasciti-dei-baby-boomer…/
3 https://www.generationmover.com/a-chi-andranno-i-soldi…/
4. Censis Rapporto sulla Situazione Sociale del paese