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DR TIZIANO CAPRARA

3 giorni alla settimana….il mito

Giugno 9, 2024

Bill Gates dice che si potrà lavorare 3 giorni alla settimana grazie alla AI… per una volta ci sono arrivato molto prima di Bill Gates e senza AI ! Sono infatti circa 20 anni che lavoro 3 giorni alla settimana mantenendo anzi migliorando il mio reddito personale e la qualità di vita

Lavorare 3 giorni alla settimana per me (e per tantissimi colleghi) è sempre stato un sogno che intendevo realizzare. Mi ricordo che fin dagli anni ’90 studiavo come gestire bene il tempo lavorativo in modo da ridurlo senza influire sull’aspetto economico. A quei tempi andai a Phoenix per trovare l’amico e collega Howard Farran uno dei maggiori esperti della gestione dello studio dentistico.

Howard aveva una struttura di 8 riuniti a cui dedicava un giorno e mezzo a settimana. Inoltre era uno dei migliori relatori americani in ambito gestionale e quindi organizzava numerosi corsi per i colleghi tramite un’area dedicata supportato da cinque dipendenti. Qui impiegava un’altra giornata

Rimasi colpito dalla sua organizzazione e dalle sue teorie sulla gestione del lavoro; da allora iniziai a progettarne una mia. Questo mi ha permesso di poter lavorare 3 giorni alla settimana da circa 20 anni, ottenendo un reddito superiore a molti colleghi che lavorano 5 giorni o che hanno più collaboratori.

Parliamo di collaboratori…

Howard aveva molti collaboratori a cui delegava gran parte della sua operatività. Questo però influiva sulla sua redditività. Sappiamo infatti che è facile lavorare meno delegando gran parte del lavoro, ma ciò comporta alti costi e spesso un controllo importante. Tuttavia non tutti amano delegare. Personalmente mi piace prendermi cura direttamente dei miei pazienti.  Non voglio delegare le cure, ad eccezione di quelle di cui non ho competenza, come l’ortodonzia o l’implantolgia avanzata (rialzi di seno).

Questo può rappresentare un impedimento in quanto la nostra attività non è scalabile, ovvero non può essere fatta in serie: ogni prestazione deve essere seguita individualmente.

La difficoltà nell’applicare la filosofia del “3 giorni alla settimana” sta infatti nell’organizzarsi senza riempirsi di collaboratori che incidono notevolmente sul reddito e amplificano le problematiche organizzative.

Lavorare meno infatti non significa semplicemente eliminare delle ore lavorative, perché questo si tradurrebbe in una diminuzione economica importante. Quello che si intende con lo slogan “3 giorni alla settimana” è la riduzione del tempo che si passa all’interno dello studio, mantenendo o migliorando il proprio reddito. Anche la riduzione delle ore è qualcosa di soggettivo. Si può arrivare a 3 giorni, ma forse a qualcuno basta anche una riduzione di una mezza giornata o di una giornata.

La riduzione del tempo a parità di reddito non è una cosa semplice e veloce, ma si può ottenere nel tempo e lavorando sinergicamente su più livelli sia strutturali che comportamentali come nell’esempio seguente:

  • se un dentista è presente 1920 ore in studio (5 giornate lavorativa), ma la sua produttività è il 50% delle ore presenza  significa che ha 960 ore produzione
  • Se un dentista è presente 1440 ore in studio (3 giornate lavorative più lunghe), ma la sua produttività è l’80% delle ore presenza significa che ha 1152 ore produzione

Quindi paradossalmente chi lavora il 40% in meno ha una produttività del 16% in più.  Questo è stato ottenuto non soltanto riducendo le ore, ma agendo su più livelli. Quello su cui ci si deve concentrare non è il numero delle ore, ma la produttività oraria.  Se lavoriamo su una sola poltrona, senza assistente, con tempi morti la nostra produttività decresce… se poi ci aggiungiamo molti mancati appuntamento o sconti continui, allora vogliamo proprio farci del male.

Avere più tempo per se stessi, mantenendo o migliorando il reddito è un obiettivo raggiunto da molti colleghi che hanno seguito il mio Percorso di Coaching semestrale. I vantaggi che si possono ottenere sono notevoli. Quello più grande è vivere adesso, non aspettare la pensione per poter fare ciò che vogliamo. Aspettare i 68 anni per poter dire “Ahh,… adesso ho tutto il tempo per fare ciò che voglio” può non essere la scelta corretta a causa delle future risorse limitate. Potrebbe significare passeggiare per i giardini per 25 anni! 

“3 giorni alla settimana” ci permette di godere della nostra vita ora, senza rimandare tale aspettativa ad un futuro incerto, magari molto diverso da come ce lo siamo immaginato. Inoltre riducendo la componente stressogena (grazie ai giorni liberi inseriti tra quelli lavorativi) possiamo lavorare più a lungo negli anni. Il concetto dei “3 giorni alla settimana” significa passare dalla teoria lavorativa del “consumarci adesso, per godere quando saremo vecchi” a quella di “ lavorare meno, ma più a lungo”. Inoltre, il tempo dedicato a noi stessi ci consente anche di riflettere su come ottimizzare la produttività dello studio o creare nuove possibilità economiche. 

Più si diventa “maturi” più si sente il bisogno di avere tempo per se anche perché si capisce che il tempo sta diventando sempre più prezioso. La filosofia “3 giorni alla settimana” diventa allora qualcosa di necessario e indispensabile.

Esistono anche altri vantaggi, come le vacanze a costo zero, ma di questo ne parleremo nei prossimi articoli …

PS per chi vuole intanto approfondire tali aspetti , può valutare il video-corso “3 Giorni alla settimana” nella zona video-corsi di questo sito.

Riproduzione riservata

dr.Tiziano Capara

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2 Comments


Lucio Razzini
Giugno 10, 2024 at 7:30 am

Ciao Tiziano,
ho 74 anni e in passato ho frequentato molti tuoi corsi. Per molto tempo ho cercato di trovare collaboratori da affiancare ma i giovani di oggi non vogliono grandi responsabilità. Pochi maledetti e subito. Domani è un altro giorno.
I miei figli fanno altro:uno è giornalista e l’altra si occupa di digital marketing
Ora è arrivato il momento di pensare seriamente di cedere l’attività.
Ho bisogno di capire esattamente quali sono i parametri da valutare per poter “vendere ” il mio studio nel miglire dei modi. Come mi devo muovere?
Grato per un tuo cenno di riscontro Ti auguro una buona giornata di lavoro ( se è uno dei 3 giorni)
Lucio Razzini

insegnami cosa fare


Tiziano
Giugno 17, 2024 at 7:48 am

Ciao Lucio
il passaggio generazionale è un grosso problema per i motivi che hai citato tu.
Alla fine puoi fare solo due cose : “consumare lo studio” (e a 74 aa penso lo stia già facendo) oppure valutare un passaggio a colleghi. In ogni caso ci sono ancora titolari che riescono a vendere lo studio valutando varie modalità vantaggiose sia per compratore sia per venditore.
Per realizzare tali aspetti non ci vuole un dentista che può darti anche utili consigli, ma poi alla fine no ti segue in questa importante vendita che presenta molte incognite, ma è necessario un commercialista che abbia grande esperienza in tali questioni. Questa figura fa parte del mio gruppo e mi permetto di farti contattare per approfondire questi importanti aspetti


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